Una delle catene più celebri a tema è Pinsa per Te, che ha due locali a Torino e uno ad Avigliana
a cura di Alessio D’Aguanno
Sebbene negli ultimi anni siano state aperte numerose pinserie in Italia, il prodotto è rimasto fino ad ora troppo poco conosciuto. Si tratta di una focaccia risalente all’antica Roma, preparata con un mix di cereali impastati con acqua e sale, stirata, allungata e poi cotta. Il termine deriva dal latino “pinsere” - stendere, allungare – poiché la forma oval-rettangolare si ottiene stendendo la pasta. Viene considerata l’antenato della pizza e, a differenza della sua celebre concorrente, il suo impasto differisce per alcuni aspetti.
Ha una maggior idratazione (80%), l’impasto prevede l’utilizzo di acqua fredda, al fine di favorire una lievitazione più lenta e lunga, mai inferiore alle 24 ore. Rispetto alla tradizionale pizza, inoltre, l’impasto non è a base di farina di frumento, ma di un mix di farine che nel tempo si è evoluto. Con il tempo non sono solo cambiati i cereali prescelti - prima miglio, orzo e farro, oggi frumento, riso e soia – ma anche le modalità di consumo. Da sostituto del pane, mangiato in accompagnamento a formaggi e salumi, oggi è diventato un prodotto a sé. Si consuma come se fosse una pizza, con abbinamenti tradizionali e altri meno scontati.
Come nel caso di Pinsa per Te, una delle catene a tema che ha all’attivo quattro sedi fra Torino, Milano e Avigliana. Il mix qui proposto è a base di frumento, riso e soia e il tempo di lievitazione è di 48 ore. Risultato? Prodotto croccante esternamente, morbido all’interno e digeribilissimo.
Noi, nella sede torinese nei pressi di Porta Nuova, abbiamo scelto una variante ancor più rara della pinsa: il pinsotto. È un panino realizzato con lo stesso impasto - se vogliamo l’alter ego del panuozzo - che viene farcito sia con ingredienti salati che dolci.
Tentati dalla novità, non abbiamo saputo resistere al Sandra con mozzarella, pecorino DOP, crema di tartufo e guanciale. L’esterno è croccante, l’interno morbido e umido. Il panino ci viene tagliato a metà e una delle due non ci convince perché eccessivamente salata. Per il resto, è un ottimo prodotto; è più digeribile del 99% delle pizze, gli ingredienti sono ben riconoscibili – eccetto il pecorino – ed è un prodotto particolarmente versatile.
Insomma, se non l’avevate mai mangiata, è il momento di pinsarci.
Via Urbano Rattazzi, 1D, 10123 Torino TO
Lunedì-venerdì: 11:30-15:30, 18-23
Sabato-domenica: 11:30-23:30
