La pronuncia è milanese, ma l'anima è francese: lei è Emeline, milanese anomala, nata a tra Grenoble e Lione, che arrivata a Milano per studio e lavoro non riusciva mai a trovare un pane buono come a casa.
Ha iniziato a collaborare con Davide Longoni e ha cercato di portare la baguette francese a Milano, creando La baghet. La strada è stata lunga: anche la baguette tradition in Francia è preparata con farine troppo raffinate, e la lavorazione di questa tipologia di pane richiede una tecnica e una manualità che non tutti hanno.
L'idea era quindi quella di fare un pane con una farina 0, che non desse problemi e che permettesse di formare questo pane nel migliore dei modi.
La svolta è stata la farina del molino Sobrino, che tra l'altro per una francese ha anche un vantaggio di 'geolocalizzazione'. Il Piemonte è la porta dell'Italia verso la Francia, e per tornare a casa Emeline passa proprio da lì, e nel viaggio si è fermata giusto il tempo di trovare la farina perfetta per lei.
"Assaporando la prima baguette fatta a Milano ho ritrovato i profumi della mia baguette da piccola, non più il gusto standardizzato dei supermercati."
E quindi è nato il suo progetto che l'ha portata dalla consulenza di marketing, prodotto e design al pane. Il passo è stato breve: per una persona abituata a lavorare su progetti di altri, crearne uno proprio è stato naturale, proprio come l'idea di portare il pane buono sotto casa delle persone con una ape car: senza un negozio fisso che vincola, ma un format più mobile e metropolitano. Al pane ha affiancato altri prodotti francesi, poi delle vere e proprie lezioni ed oggi un catering tematico.
La contaminazione Italia-Francia è tutta nel panino che Emeline ha creato per noi: il ricordo dell'estate a casa, formato panino!
Tagliamo la baguette, a metà, ricordando che non si taglia dritta ma si deve tagliare di sbieco.
La crosta dev'essere croccante e l'interno morbido: l'umidità milanese da questo punto di vista non aiuta. L'impasto speciale de La baghet è stato 'costruito' proprio per questo.
Tagliamo la baguette a metà, e la apriamo.
La spalmiamo di burro Echirè (è il burro dell'Eliseo!) su una delle due parti.
Aggiungiamo un bleu di pecora, noci di Grenoble, cubetti di pera, i fiori, il miele di castagno che a Emeline ricorda l'infanzia.
Richiudiamo e siamo pronti per gustare un panino trasversale, che abbraccia due nazioni e conquista tutti con un gusto femminile e piacevolissimo.
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