Ogni panino ha la sua storia, e questa “Focaccia del contadino” racconta un po' le origini di Stefano Cavada, food blogger altoatesino che si è innamorato della cucina quando era bambino, cucinando con mamma e papà nella casa di Caldaro tra vigneti e campagne. “Quando vai via da questi posti ne senti la mancanza”, dice Stefano, per questo il suo panino “ha il sapore di casa”: è preparato infatti con tutti gli ingredienti tipici dell’Alto Adige, a partire dall’impasto di farro e segale, che in quei luoghi ha origini antichissime, fino al companatico. La ricetta, effettivamente, parla da sé…
per 1 panino
1 fetta di focaccia di farro e segale
350 g farina fi farro
150 g farina di segale
3,5 g lievito di birra
400 ml acqua
1 cucchiaio di olio
1 cucchiaino di sale
Erbe miste essiccate o fresche q.b.
Fiochi di sale q.b.
2/3 fette di Speck Alto Adige IGP
2 fette di formaggio Alta Badia
1 cucchiaino di crauti
1 cucchiaio di rafano
qualche seme di cumino
Per la focaccia
Mescolare insieme le farine con il lievito. Aggiungere l’acqua e l’olio e impastare in una ciotola con l’aiuto di un mestolo. Lasciar riposare 10 minuti in modo che la farina si idrati completamente. Tritare parte delle erbe aggiungerle insieme al sale e impastare.
Riporre in una ciotola oliata e coperta con pellicola trasparente o sacchetto richiudibile capiente e oliato a lievitare coperto in frigorifero per almeno 12 ore.
Togliere l’impasto dalla ciotola e ribaltarlo in una teglia rivestita con carta da forno e oliata.
Stendere l’impasto con i polpastrelli, ungendo l’impasto in superficie con un filo d’olio.
Cospargere con le erbe e i fiocchi di sale.
Infornare a 180°C per 35 minuti.
Una volta che la focaccia è stata sfornata e si è raffreddata, tagliarla a metà.
Spalmare un po’ di rafano su una fetta, aggiungere qualche crauto, le fette di speck e le fette di formaggio. Richiudere con l’altra metà della focaccia ed eventualmente tostare leggermente il panino.
Buon appetito a tutti!
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