La tua saggezza non la critico, cerco solo di indebolirla con domande difficili.
1) Perché mai la rinascita del panino italiano coincide con un rilancio del pane e della panificazione? E’ un punto di ripartenza, con origini antiche e persino religiose – pane & vino – oppure la volontà di semplificare il futuro con un valore concreto, semplice.
2) Fra le due fette, quanto più ci si allontana dall’Italia, tanto più è difficile ritrovare prodotti italiani. E’ lecito domandarsi se, come per la pizza nel mondo, anche il panino non possa ritrovare nella semplice arte combinatoria del made in Italy e dell’Italian sounding, la propria identità?
3) Approvando quanto tu dici: “tutti ne parlano e nessuno cucina”, mi viene il dubbio che la matrice della nostra cultura gastronomica è immaginaria ed anzitutto con essa bisogna fare i conti, anche affrontando la scelta delle farine, del latte di bufala della mozzarella, o del grasso suino, di cinta, di un lardo.