“Lunga è la strada, stretta è la via…”
Proprio lì in via de Togni, quasi nascosto in uno scorcio tra i più eleganti e aristocratici di Milano, all’ombra dell’Università Cattolica e della raffinata Santa Maria delle Grazie, il Bar Anny serve da più di trent’anni morbide ciabatte di grano tenero sapientemente farcite.
Lo spazio all’interno del locale è piuttosto ridotto, con un paio di tavolini bassi all’ingresso, un piccolo soppalco, qualche divano e una bella vetrina dalla quale si può osservare la preparazione di appetitosi panini. Quei panini che in città hanno fatto un pezzo di storia.
Antonio e la moglie, simpatica coppia che ha passato già da un po’ l’età degli studi, sono l’anima di Anny.
Lei dirige; lui taglia, scalda, affetta e imbottisce a suon di battute, intrattenendo i clienti affamati con simpatica ironia.
Il menù è piuttosto semplice e comprende alcune focacce, toast e una cinquantina di panini dai nomi bizzarri: Bagai, Gnuffo, Vip, tanto per citarne alcuni.
Ad attirare la mia attenzione è stato Dorigo: speck, paté di fegato, formaggio al vino bianco.
Lo speck è una nuvola, appena affumicato e tagliato sottile. Il paté di fegato è cremoso, poco amaro e la robiola lascia in bocca un piacevolissimo sapore di vino bianco secco.
Il pane è la tipica ciabattina che “andava di moda” negli anni ’80. Antonio la tosta affinché sia bella calda anche all’interno, soffice dentro e croccante fuori.
Prodigo nelle sue bretelle rosse e gialle, la riempie e la serve avvolta per metà in un tovagliolo di carta bianca.
Anny è un locale senza fronzoli dove il tempo pare essersi fermato.
Gli ingredienti sono semplici e abbinati alla vecchia maniera. Niente avocado, crème fraîche, julienne o emulsioni. Antonio preferisce lo sgombro, la fontina, la salsa tonnata, il patè di olive. La Bologna e la salsa rosa.
I panini hanno tutti lo stesso modestissimo prezzo e i supplementi (come cita il menù), si pagano appena 0,50 centesimi.
Anny profuma ancora di quegli anni fatti di sostanza, di quell’epoca in cui un panino doveva essere schietto e franco nel modo più semplice. Buono. Senza Instagram, né colori né props perfetti.


